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Cos'è Ki-no-renma

“La vita di ognuno di noi può essere paragonata ad un uccello con due ali: una è la pratica
esteriore, cioè i comportamenti e gli atteggiamenti che assumiamo nelle diverse circostanze.

L’altra è l’allenamento interiore della riflessione, della respirazione e della meditazione.

Con un’ala sola non si può volare”

 

Il ki-no-renma è una pratica fondamentale per crescere e migliorare in ogni campo della vita.

 

La pratica del ki-no-renma si può svolgere in una normale aula, in ambiente tranquillo e silenzioso. Serve un materassino, un po' di curiosità e tanta voglia di sperimentare su noi stessi le potenzialità delle diverse tecniche.

 

Ki-no-renma significa letteralmente “forgiare la nostra energia vitale” (ki in giapponese o prana in sanscrito). Il termine “renma” è usato in Giappone per indicare l’arte della forgiatura delle spade che avviene attraverso un lavoro lento, lungo e ripetuto di sovrapposizione e amalgama di diversi strati di acciaio. La scelta di questo ideogramma sta a significare l’importanza della ripetizione costante e prolungata delle varie forme di respirazione e meditazione.

La parola “ki” (o anche ch’i in cinese) rappresenta l’energia vitale che sottostà al metabolismo, alla sopravvivenza e all’espressione mentale, emotiva e spirituale dell’essere umano.

Quindi tempra (renma) della (no) energia vitale (ki).

 

Il ki non va inteso come una semplice energia materiale simile all’elettricità, ma piuttosto come una forza sottile dotata di intelligenza e volontà.

 

Queste tecniche sono state a noi insegnate dal Maestro Hiroshi Tada che le ha apprese dal Maestro Nakamura Tempu che, a sua volta, fu discepolo del Maestro di raja yoga, Kaliapa.

Si tratta di un sistema di pratiche che, negli anni, per i continui e approfonditi studi del Maestro Tada in ambito pratico e teorico, aderiscono completamente alla conoscenza secolare dello Zen e dello Yoga, in un processo di perfetta convergenza.

 

Durante la pratica del ki-no-renma, si cerca di entrare in contatto, assorbire, assimilare e far circolare in noi questa Forza, che è contemporaneamente personale e universale, attraverso tutta una serie di esercizi che possono essere divisi in:

tecniche di respirazione e incremento dell’energia (kokyu, pranayama);

forme di rilassamento;

tecniche di concentrazione (dharana);

apertura dei centri sottili (tanden, chakra);

controllo dei 5 sensi (pratyahara);

meditazione (anjodaza).

Benefici della pratica

Praticare ki-no-renma ci aiuta a:  

migliorare il nostro benessere psico-fisico e ad aumentare l’autostima;

ridurre lo stress e sviluppare la calma interiore;

incrementare la nostra energia vitale;

aumentare la concentrazione e controllare l’attività dei sensi;

apprendere a meditare;

dare una solida base interiore alla pratica di qualsiasi attività.

Le pratiche di respirazione e controllo degli impieghi dell'energia mentale sono la base su cui disporre il corretto stato di concentrazione (Dharana), con una corretta padronanza dello stato di concentrazione è possibile entrare nello stato di meditazione (Dhyana o Zen) e sperimentare il Samadhi (Zanmai) in cui cessano le forme della mente e il senso dell'io. È in questa condizione che si libera e aumenta l'energia vitale, il benessere, l'ispirazione e la creatività.

Ogni persona può trovare grande giovamento da questo lavoro formativo, di crescita personale e spirituale. La pratica del ki-no-renma apporta, in generale, un sostanziale miglioramento della vita.

In ogni ambito: professionale, sportivo, artistico, relazionale, educativo, etc..

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